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La dieta per l’ipertensione arteriosa, come mangiare con gusto

I consigli della nutrizionista per proteggere le nostre arterie con una dieta a prova di ipertensione

L’ipertensione arteriosa è una di quelle patologie strettamente legate al nostro stile di vita, in primis quello alimentare, e l’intensificarsi delle nostre giornate non aiuta. Con un po’ di buona volontà però possiamo ridurre il rischio di mettere in difficoltà le nostre arterie.

Quando si tocca l’alimentazione o la dieta, noi italiani soprattutto, tendiamo a irrigidirci pensando di dover rinunciare a quello che consideriamo uno dei più grandi piaceri.

Il nostro esperto assicura che una dieta per l’ipertensione arteriosa non è necessariamente una dieta senza gusto.

Il sale viene additato come nemico assoluto di chi vuole evitare o tenere sotto controllo la pressione.
Eliminare il sale dalla nostra alimentazione è sufficiente a ridurre il rischio di ipertensione arteriosa?

È vero che il sale è uno dei maggiori responsabili dell’innalzamento della pressione arteriosa, ma è importante capire dove e in che quantità è “nascosto” e, soprattutto, che rinunciarvi non equivale a rinunciare al gusto. Il sale non è solo quello con cui condiamo le nostre pietanze, quello che aggiungiamo ad esempio sulla bistecca o nell’insalata. In realtà una delle abitudini del nostro tempo che più influiscono sul nostro benessere è quella di ricorrere frequentemente ai cibi confezionati. Questi infatti sono ricchi di sale e zuccheri che non riusciamo sempre a quantificare.

Per ridurre davvero il sale è importante quindi riprendere la buona abitudine di cucinare le nostre pietanze in
modo da avere il pieno controllo dei condimenti.

Sale

Dieta iposodica: rinunciare completamente al sale non rende i nostri piatti completamente privi di gusto con il rischio di rendere davvero difficile seguire una dieta per l’ipertensione arteriosa?

L’abuso di sale nell’alimentazione è un’abitudine degli ultimi decenni perché tendiamo a dimenticare che la nostra cucina è ricca di spezie con cui insaporire i piatti senza gravare sulle arterie, per non parlare di quelle che possiamo prendere in prestito dalle tradizioni culinarie di altri paesi.

Non solo rendono i nostri piatti profumati, colorati e saporiti e quindi assolutamente invitanti, ma alcune di queste hanno anche importanti proprietà che aiutano a controllare la pressione.

La salvia ad esempio ha proprietà antinfiammatorie, come anche la cipolla. Così, quando ad esempio si consiglia di mangiare il pesce bianco, non bisogna pensare esclusivamente alla cucina al vapore priva di condimenti. In padella con olio d’oliva e cipolla mantiene gusto e proprietà benefiche.

Attenzione a pepe e peperoncino, potrebbero avere un effetto sulla temperatura corporea e non essere d’aiuto, ma se ci piacciono i sapori forti, curry e zenzero invece possono essere degli ottimi sostituti.

 

Si parla sempre di cibi da evitare in quanto dannosi, ma ce ne sono altri che possono avere un’azione coadiuvante nel controllo della pressione?

Certo, oltre ad alcune spezie e alimenti dalle proprietà antinfiammatorie che abbiamo già menzionato, il ruolo di frutta e verdura è importantissimo. I sali minerali contenuti in questi alimenti, come potassio e magnesio, aiutano a regolare la pressione e l’attività del muscolo cardiaco.

Finocchio e sedano inoltre hanno una funzione drenante, importantissima in caso di ipertensione arteriosa.

Come sempre, l’importante è non cercare nemici assoluti da evitare o cibi miracolosi da assumere quotidianamente, ma considerare ciò che si mangia durante l’intera giornata e farsi aiutare da un professionista dell’ambito nutrizionale a trovare il giusto equilibrio.

 

A cura della Dott.ssa Elisa Spelta PhD, Biologa Nutrizionista, Dottore di ricerca in Tecnologie Biomediche in Medicina Clinica

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