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Dieta e mal di testa, cosa mangiare per ridurre gli attacchi di emicrania

Sembra esserci una correlazione tra alimentazione ed emicrania, ma le cose non sono così semplici

Chi soffre di emicrania solitamente è molto attento a cercare di capire cosa può scatenare un attacco. Il cervello di chi soffre di emicrania è molto sensibile e reagisce agli stimoli esterni ma soprattutto alle abitudini della persona. Lo stress, la stanchezza, pasti e sonno irregolari ad esempio possono essere fattori scatenanti.

Su una cosa però sembra non esserci una visione concorde all’interno della comunità scientifica: ci sono degli alimenti che influiscono negativamente sull’andamento dell’emicrania?

Esistono cibi che possono funzionare come trigger di un mal di testa o si tratta semplicemente di evitare le grandi abbuffate e i digiuni e di cercare di rispettare orari regolari?

L’abbiamo chiesto alla Dott.ssa Elisa SpeltaPhD Biologa Nutrizionista – Dottore di ricerca in Tecnologie Biomediche in Medicina Clinica – e ci ha confermato che non è una domanda semplice.

Dieta e mal di testa,  si può controllare l’emicrania con l’alimentazione?

È una domanda piuttosto controversa anche all’interno della comunità scientifica, non c’è una risposta univoca sul tema.

Alcuni studi hanno dimostrato risultati interessanti rispetto a un approccio chetogenico alla dieta. Si tratta però di protocolli piuttosto rigidi che prevedono una dose davvero minima di carboidrati e zuccheri, intorno ai 30/50g al giorno, e quindi non adatti a tutte le tipologie di persone.

Restano quindi approcci ancora dibattuti; i risultati sembrano essere positivi, ma si tratta di ricerche su pazienti selezionati e, appunto, di una tipologia di dieta per mal di testa non adatta alle persone con altre condizioni concomitanti che potrebbero risentire delle restrizioni previste.

Cibi contro il mal di testa, si può dire però che alcuni alimenti abbiano maggiore possibilità di influire sull’insorgere degli attacchi emicranici?

Innanzitutto è bene ricordare che la più grande differenza la fanno delle sane e regolari abitudini alimentari. Se alcune ore di digiuno possono dare solo un lieve fastidio alle persone senza emicrania, per coloro che ne soffrono può essere un’importante causa scatenante, come ad esempio saltare la colazione.

In generale poi bisogna assicurarsi di garantire al proprio corpo le condizioni ideali per una buona digestione, quindi occhio alle cotture troppo elaborate, come le fritture, o alle grandi abbuffate, soprattutto nelle ore prima di andare a dormire.

Poi è vero che ci sono degli elementi che hanno più probabilità di urtare la sensibilità del cervello emicranico, ma bisogna sempre considerare che questa dipende da persona a persona.

I tannini contenuti nell’alcol ad esempio, che in dosi elevate possono far venire il mal di testa a chiunque, richiedono una grande attenzione da parte delle persone con emicrania. Ma anche i cibi ricchi di istamina, come frutta secca, crostacei, agrumi e pomodori, possono favorire i processi infiammatori alla base di un attacco. Un’altra molecola potenzialmente ostile è la tiramina, contenuta ad esempio nei formaggi stagionati, nei pesci conservati e nelle olive in salamoia.

Attenzione anche al caffè; la caffeina ha un’azione vasocostrittiva. Quindi se in piccole dosi può essere utile per contrastare l’emicrania, in dosi elevate potrebbe fare brutti scherzi.

Senza poi arrivare ai regimi restrittivi che abbiamo accennato, andrebbe evitato anche l’eccesso di zuccheri.

Dieta e mal di testa, cosa mangiare per ridurre gli attacchi di emicrania

Cibi contro il mal di testa, ci sono invece degli alimenti vasocostrittori che possono proteggere il nostro corpo dagli attacchi?

Dalle analisi dei pazienti emicranici solitamente viene rilevato un livello carente di magnesio, una sostanza che esercita una funzione fondamentale sulla modulazione del dolore, sia in termini di rilassamento muscolare sia di azione sulla neuromodulazione. E durante gli attacchi i livelli di questa sostanza sembrano scendere ulteriormente.

Il magnesio è contenuto in alimenti vasocostrittori come frutta secca e avena, ma in caso di livelli estremamente bassi può essere necessario prevedere degli integratori

Esistono vasocostrittori naturali?

Ottimo alleato anche per alleviare i dolori mestruali, quando si parla di dieta e mal di testa,  di solito si cerca di integrare il magnesio soprattutto nelle pazienti donne che, a causa delle oscillazioni ormonali, durante il ciclo e nei giorni immediatamente precedenti tendono a soffrire maggiormente di emicrania.

Un altro elemento fondamentale per una buona gestione dell’emicrania e che è risultato carente dagli esami nei soggetti emicranici è il ferro. È quindi necessario tenerne monitorati i livelli e assicurarsi di assumerlo attraverso la dieta consumando alimenti come la carne, e non solo quella rossa come molti pensano; anche la carne di tacchino ne è ricca, ma anche il pesce e le insospettabili vongole.

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