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Che effetti può avere lo sport in caso di emicrania?

L’emicrania è una patologia cronica caratterizzata da attacchi di mal di testa dalle caratteristiche ben specifiche: dolore pulsante e solitamente localizzato.

Il cervello di chi soffre di emicrania è un cervello che lavora molto e il veloce consumo di energia cui viene sottoposto porta a una serie di reazioni chimiche che scatenano gli attacchi.

Sebbene sia una patologia che non si può risolvere alla radice, alcune buone abitudini aiutano a ridurne gli episodi. In generale si può dire che la regolarità sia il più grande aiuto che si possa dare al cervello con emicrania: cercare di organizzare i pasti e i momenti di riposo sempre ai soliti orari, ad esempio, aiuta a mantenere quell’equilibrio necessario a evitare gli attacchi.

Un’altra abitudine importantissima è l’attività fisica sulla quale circolano ancora falsi miti riguardo al suo svolgimento nei soggetti emicranici; ne abbiamo parlato con il Dott. Giovanni Battista Allais, Responsabile Centro Cefalee della Donna, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università degli Studi, Torino.

Ecco 5 cose da sapere riguardo allo sport in caso di emicrania.

01

Lo sport è un momento bimodale.

Cosa significa? Che se praticato durante gli attacchi di emicrania, ne peggiora i sintomi perché i vasi sanguigni sono già dilatati e l’attività fisica amplifica questa condizione aumentando il dolore.

Un’attività fisica aerobica costante, praticata durante i momenti di calma, è invece molto salutare.

02

Profilassi sportiva.

Sappiamo che un’attività fisica regolare è importante nella prevenzione di un gran numero di patologie e in generale per un regolare funzionamento dell’organismo. In particolare nel caso dell’emicrania alcuni studi hanno riscontrato che la pratica costante di attività sportiva produce effetti non dissimili da quelli dell’assunzione costante di farmaci di profilassi.

03

La chimica dello sport.

A ridurre gli attacchi e la loro intensità sono reazioni chimiche che avvengono praticando attività fisica. Durante una sessione di sport il corpo produce infatti endorfine endocannabinoidi, sostanze in grado di alleviare il dolore.

04

Il controllo del peso.

Oltre alla produzione di sostanze in grado di agire direttamente sul controllo degli attacchi, lo sport aiuta a tenere sotto controllo il peso, altro fattore importante di predisposizione agli attacchi di emicrania.

05

Ascoltare il corpo.

È importante scegliere con cura l’attività più adatta per ognuno ascoltando le reazioni del corpo; se lo sport peggiora i dolori o la loro frequenza non vuol dire che dobbiamo rinunciarvi, ma forse che dobbiamo ancora trovare quello giusto per noi. In generale sono sconsigliati gli sport che richiedono sforzi troppo intensi, come il sollevamento pesi; meglio preferire attività più soft. Anche chi non è amante dello sport potrebbe trovare beneficio in attività come lo yoga o il pilates. Ascoltare il proprio corpo significa anche rinunciare allo sport se al momento programmato scoppia un attacco emicranico; in quel caso è assolutamente sconsigliato.

Le donne sono molto più soggette all’emicrania degli uomini in un rapporto di circa 3 a 1, fenomeno che ha una doppia origine.

Il cervello delle donne, rispetto a quello maschile, tende a svolgere più compiti contemporaneamente causando il deficit energetico alla base degli attacchi.

Inoltre, le oscillazioni degli estrogeni che regolano il ciclo mestruale scatenano reazioni chimiche che portano agli episodi di emicrania. Infatti, durante la gravidanza, quando gli ormoni sono sempre alti, o in menopausa, quando il livello di estrogeni è costantemente basso, gli attacchi tendono a ridursi fino anche a sparire.

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