Dieta iposodica: rinunciare completamente al sale non rende i nostri piatti completamente privi di gusto con il rischio di rendere davvero difficile seguire una dieta per l’ipertensione arteriosa?
L’abuso di sale nell’alimentazione è un’abitudine degli ultimi decenni perché tendiamo a dimenticare che la nostra cucina è ricca di spezie con cui insaporire i piatti senza gravare sulle arterie, per non parlare di quelle che possiamo prendere in prestito dalle tradizioni culinarie di altri paesi.
Non solo rendono i nostri piatti profumati, colorati e saporiti e quindi assolutamente invitanti, ma alcune di queste hanno anche importanti proprietà che aiutano a controllare la pressione.
La salvia ad esempio ha proprietà antinfiammatorie, come anche la cipolla. Così, quando ad esempio si consiglia di mangiare il pesce bianco, non bisogna pensare esclusivamente alla cucina al vapore priva di condimenti. In padella con olio d’oliva e cipolla mantiene gusto e proprietà benefiche.
Attenzione a pepe e peperoncino, potrebbero avere un effetto sulla temperatura corporea e non essere d’aiuto, ma se ci piacciono i sapori forti, curry e zenzero invece possono essere degli ottimi sostituti.
Si parla sempre di cibi da evitare in quanto dannosi, ma ce ne sono altri che possono avere un’azione coadiuvante nel controllo della pressione?
Certo, oltre ad alcune spezie e alimenti dalle proprietà antinfiammatorie che abbiamo già menzionato, il ruolo di frutta e verdura è importantissimo. I sali minerali contenuti in questi alimenti, come potassio e magnesio, aiutano a regolare la pressione e l’attività del muscolo cardiaco.
Finocchio e sedano inoltre hanno una funzione drenante, importantissima in caso di ipertensione arteriosa.
Come sempre, l’importante è non cercare nemici assoluti da evitare o cibi miracolosi da assumere quotidianamente, ma considerare ciò che si mangia durante l’intera giornata e farsi aiutare da un professionista dell’ambito nutrizionale a trovare il giusto equilibrio.
A cura della Dott.ssa Elisa Spelta PhD, Biologa Nutrizionista, Dottore di ricerca in Tecnologie Biomediche in Medicina Clinica