Conoscere la sfida
Chi soffre di dermatite vive letteralmente “a fior di pelle”. Può essere il freddo o un maglione di lana, un gatto o una coppa di fragole, un libro impolverato o una crema per il corpo. Basta poco e la pelle ‘si accende’, diventa rossa e il prurito si fa, a volte, insostenibile.
Spesso non se ne capisce la causa, altre volte è difficile se non impossibile evitare il ‘nemico’. E così la vita si fa un po’ più difficile e la sfida un po’ più ardua.
Non aver paura di vivere ogni momento e ogni occasione. Le cure ci sono, le vie d’uscita anche. E una vita piena di vita, con la pelle scoperta, è davvero possibile.
Scopri che cos’è e da cosa dipende la dermatite allergica: fai attenzione ai seguenti prodotti per evitarla!
La pelle o cute non è solo la struttura che riveste il nostro corpo, ma è un vero e proprio organo, il più esteso di tutti.
Rappresenta il filtro fra l’organismo e l’esterno, ed è esposta continuamente ad aggressioni fisiche e chimiche, a potenziali infezioni batteriche, fungine e virali.
Sotto il nome di dermatite vengono comprese un gruppo di malattie infiammatorie che interessano gli strati più superficiali della pelle. Colpiscono, ciclicamente, il 15-20% della popolazione.
Le dermatiti possono essere di breve durata (da poche ore a qualche giorno) se sono una reazione a una sostanza ma possono anche essere croniche quando sono provocate da funghi o da trattamenti non adeguati. Alcuni tipi di dermatite interessano aree specifiche del corpo, come la dermatite da contatto, mentre altre possono presentarsi in qualunque parte del corpo, come la dermatite atopica.
Ci sono, quindi, diversi tipi di dermatite:
La dermatite atopica
È una malattia infiammatoria cronica, a base genetica, generalmente pruriginosa.
Colpisce spesso le persone allergiche o asmatiche. Non è contagiosa e non è ereditaria ma c’è una familiarità. È una delle malattie della pelle più comuni e colpisce soprattutto i bambini (20%), la maggior parte nei primi 5 anni di età.
Si presenta con prurito intenso, arrossamenti, essudato e croste, di solito su viso, cuoio capelluto, mani, braccia, piedi, gambe e, nei bambini, nella zona coperta dal pannolino.
La dermatite atopica è caratterizzata da una fase acuta, che dura da 1 a 2 mesi, e una fase cronica con recidive che si manifestano in poche parti del corpo, e che tendono a diminuire con l’età.
Può essere prevenuta evitando il contatto con le sostanze a cui si è allergici, limitando lo stress e mantenendo la pelle idratata. I trattamenti farmacologici includono l’applicazione di unguenti o creme a base di corticosteroidi.
La dermatite da contatto
La dermatite da contatto è un’infiammazione della pelle causata dal contatto con una specifica sostanza, caratterizzata da prurito ed eruzione cutanea. Può essere causata da un’irritazione dovuta a una sostanza chimica (acidi, solventi, saponi aggressivi, piante…) o da una vera e propria reazione allergica (cosmetici, creme, profumi, farmaci…).
Il trattamento della dermatite da contatto prevede innanzitutto la rimozione della sostanza che causa il problema e misure per alleviare il prurito. Possono inoltre essere somministrati farmaci corticosteroidi o antistaminici.
La dermatite da contatto può impiegare anche fino a 3 settimane per guarire e generalmente si resta sensibili alla sostanza che l’ha causata per tutta la vita.
L’eritema solare
L’eritema solare è un tipo di dermatite dovuto a una sovraesposizione ai raggi UV.
Si presenta con rossore, prurito e, nei casi più gravi, con vescicole, e ad essere colpite sono le sedi più esposte al sole (viso, braccia, piedi).
Viene generalmente trattato con corticosteroidi topici nei casi più lievi, mentre nei casi di più grave entità può essere necessario somministrare antistaminici e cortisone. È, inoltre, importante evitare l’ulteriore esposizione ai raggi UV fino alla completa guarigione.
Per prevenire l’eritema solare è importante usare creme con filtri protettivi contro i raggi UVA e UVB quando ci si espone al sole. Sono utili anche una terapia preventiva con integratori a base di beta-carotene o vitamina PP, da assumere qualche settimana prima dell’esposizione solare, e la fototerapia.
I sintomi tipici delle dermatiti sono rossore, prurito, vescicole e gonfiore, spesso accompagnati da croste, desquamazione ed essudazione.
La dermatite cronica può provocare vescicole e spaccature, che possono a loro volta causare infezioni batteriche.
Questi sintomi sono importanti per consentire ad un medico dermatologo di arrivare ad una diagnosi. Ma il medico non solo valuta l’aspetto delle lesioni e in che parte del corpo sono localizzate ma cerca di capire anche quale sia la causa scatenante. Per questo si eseguono esami specifici come il patch test (si applicano piccole quantità di sostanze diverse sulla cute per capire quale sia quella che causa la dermatite) o le analisi del sangue. In alcuni casi è necessario prelevare piccoli campioni di cute per eseguire una biopsia.
Identificare le cause è importante anche perché l’unico modo per prevenire la dermatite è stare alla lontana dal fattore scatenante (quando è possibile).
Dal momento che la dermatite, sia atopica che da contatto, può essere causate da vari fattori, il trattamento dipenderà dalle cause scatenanti specifiche e dai sintomi.
Il medico ha a sua disposizione diverse armi per alleviare il prurito (ad esempio antistaminici, creme idratanti o creme a base di corticosteroidi). In alcuni casi può essere necessario il ricorso agli antibiotici e in alcuni pazienti si hanno dei vantaggi con la fototerapia (esposizione a raggi ultravioletti).
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